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"Nella aristocratica e vivace Firenze della "belle époque" d'Annunzio si muove a suo agio tra fastosi concerti e botteghe antiquarie o di alto artigianato, tra eleganti salotti borghesi così come nei silenzi degli scaffali della Biblioteca Laurenziana, tra le sale della Società Dantesca tanto quanto negli ascosi giardini della nobiltà cittadina e internazionale. Spesso è la contessa Rucellai, la russa Elisabeth Pilar von Pilchau, Lysine per (quasi) tutti, a condurre per mano d'Annunzio nei salotti mondani e cosmopoliti, ai grandi eventi che nei palazzi di città e nelle residenze adagiate sulle colline circostanti l'alta società va organizzando. È lei la protagonista non solo di questo libro ma anche e soprattutto della vivace vita artistica e mondana della Firenze di quel magnifico periodo, che queste pagine vogliono raccontare." (G. B. G.)