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In un castello che guarda il mare, un maestro del teatro invita dieci intellettuali a discutere della materia fondamentale di ogni creazione artistica: il tempo. Ogni incontro è una variazione su tema. I primi convocati sono un critico, un filosofo appassionato di arte, una danzatrice-coreografa, un'attrice icona del nuovo teatro, un musicista che ha cambiato il sound di una generazione. C'è un respiro romanzesco nei seminari organizzati da Claudio Morganti al Castello Pasquini di Castiglioncello che inaugurano i "Quaderni di Armunia". La loro struttura ricorda un Decamerone: la riflessione apre una pausa nell'era del "tutto quanto fa spettacolo". E si carica di un tempo che è quello del pensiero e del convivio, seguendo il genius loci di Armunia che da vent'anni protegge e valorizza la ricerca artistica sulle terre che furono di Diego Martelli. Attilio Scarpellini, Alfonso Maurizio Iacono, Silvia Pasello, Ares Tavolazzi, Marta Bevilacqua e lo stesso Morganti firmano le prime cinque variazioni. Introduzione di Fabio Masi e Angela Fumarola.