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Con il pretesto del suo settantesimo compleanno, alcuni allievi di diverse generazioni hanno voluto offrire a Riccardo Bruscagli una raccolta di studi per testimoniargli, con l'affetto, la gratitudine per il lungo e generoso magistero fiorentino. Il volume si apre con il dittico trecentesco formato dal contributo di Giuseppe Girimonti Greco sul significato di alcune figure mitologiche nel Canzoniere e da quello di Dario Pisano sulla presenza di dantismi nel Trattatello di Boccaccio. Il saggio di Marco Villoresi sulle avventure infernali degli eroi dei romanzi italiani fra Medioevo e Rinascimento apre una sezione cavalleresca arricchita dalla riflessione di Luca Degl'Innocenti sul rapporto fra tecnica narrativa e oralità in Boiardo e dai lavori ariosteschi di Hans Honnacker, Elisa Martini e Daria Porciatti dedicati agli aspetti più "disarmonici" del Furioso e delle sue "giunte". Seguono altri contributi di letteratura cinquecentesca: Giovanni Ferroni sulle Novelle di Molza, Dario Panno-Pecoraro su un autografo delle rime burlesche di Lasca e Francesco Sberlati sull'opera critica ed editoriale di Doni. Ampliano la riflessione sul Cinquecento gli studi di Simona Mammana, sulla contraffazione dei corpi come mezzo comico, e di Paolo Innocenti, che esplora la narrativa in prosa. La conclusione è affidata a saggi d'argomento novecentesco: Edoardo Rialti si occupa della ricezione dei poemi di Boiardo, Ariosto e Tasso in C.S. Lewis, Lucia Denarosi offre una lettura di Falsetto di Montale e Antonella Giordano ripercorre il complesso rapporto fra Pasolini e la madre.