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Il 13 novembre 2015 Parigi si è ritrovata in stato di guerra, sotto i colpi di giovani terroristi di Daesh. Sono state uccise più di 130 persone, la maggior parte giovani, e molte altre sono state ferite. Cosa può dire la psicanalisi di tanta pulsione di morte in azione? Perché tanti giovani aderiscono a Daesh? Quale tradizione culturale contiene i "significanti padroni" che portano a tutto ciò? Perché sono stati colpiti proprio Parigi, quell'arrondissement, e il Bataclan proprio mentre si svolgeva un concerto di musica rock? Poco dopo quel 13 novembre, alcuni psicanalisti di Parigi, intervistati da Alessandra Guerra, propongono le loro interpretazioni, ciascuno con un differente punto di vista. Queste conversazioni contribuiscono alla comprensione di un dato della realtà sociale e politica sempre più inquietante, che pone una sfida storica all'Occidente. Interviste a: Nabile Farès, Françoise Jandrot, Corinne Lanctuit, Robert Levy, Guy Lérès, René Major, Charles Melman, Michel Plon.