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"La raccolta 'Vento di terra e di mare' di Amelia Valentini cattura il lettore per la forza che percorre le liriche, una forza fatta di spinte verso ricordi più o meno lontani, e di ricordi di prospettive, di attese, di sogni. [...] Nello stile colpisce il gioco sapiente dei campi semantici, con un uso creativo della metafora [...] Allusioni ed echi alla tradizione lirica [...] impreziosiscono il narrato. In questo su e giù della memoria, in questo tentativo di recuperare il passato prorompe la consapevolezza della necessità di arrendersi al tempo, in una "nostalgia senza nome", ma che forse potremmo chiamare saudade." (Leila Corsi)