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"Squadra verso la morte" (1953) è l'opera più famosa del drammaturgo Alfonso Sastre e una pièce emblematica per la generazione post-bellica in Spagna. Durante una immaginaria Terza guerra mondiale sei militari vengono inviati per punizione in un pericoloso avamposto. Si sentono dei condannati a morte. Quattro di loro si coalizzano momentaneamente e finiscono per uccidere il Caporale che li tiranneggia. E, tuttavia, l'agognata liberazione non è che l'avvio di un nuovo dilemma. Cosa fare, come affrontare la circostanza? Ciascuno troverà una strada, sforzandosi di misurarsi con le proprie responsabilità o cercando di eluderle. Impossibile non leggere i travagli in cui, tra senso di colpa e voglia di vivere, i soldati si dibattono, come una dolorosa metafora della condizione umana e la quintessenza di una stagione esistenzialista che conobbe una portata europea. Questa traduzione di "Squadra verso la morte", a oltre mezzo secolo dalla prima, recupera un'opera che emozionò un paese curvo sotto il giogo della dittatura franchista e investe il lettore di oggi di domande che ancora interrogano la sua umanità.