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Se "paese" è metafora di uno spazio di contenimento e di crescita che rende possibile il formarsi nel tempo di senso di appartenenza, di mappe relativamente stabili, di valori e punti di riferimento ideali, oggi gli adulti sembrano avere smarrito tale spazio. Lo "s-paesamento" che ne deriva genera disagio e ambiguità soprattutto nelle figure di riferimento per l'infanzia e l'adolescenza che, anche quando sembrano vivere perfettamente adattate a questo mondo, appaiono disorientate di fronte all'esigenza di elaborarne in modo autorevole le dimensioni di crescente incertezza. Con quali conseguenze per le bambine e i bambini? Fino a che punto si può parlare di "s-paesamento"? Chi o cosa "s-paesa"? Il "bambino s-paesato" affronta tali interrogativi e molti altri correlati in una prospettiva poliedrica, che fa dialogare ambientalisti, urbanisti, economisti, pedagogisti, psicologi, filosofi sulla consistenza della nozione di "spaesamento" e sulle sfide della cittadinanza consapevole. Le analisi qui contenute sono il frutto del XIX Convegno internazionale sul bambino di Castiglioncello (2012), tappa di una lunga serie di incontri organizzati a partire dal 1984-1985 dal Coordinamento nazionale dei Genitori Democratici (CGD), con il sostegno del Comune di Rosignano Marittimo.