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Anche se per questo libro l'autore ha scelto un titolo che appare di grande spessore, in realtà il suo campo di indagine è stato assai ristretto e soltanto a suo giudizio è stato preso come rappresentativo del più ampio mondo clericale toscano tra XIX e XX secolo. Infatti, degli otto saggi che compongono gli altrettanti capitoli del libro, soltanto il primo, dedicato alla figura scientifica del cardinale Pietro Maffi (1858-1931), non rientra nelle ricerche di storia locale di Pescia, o meglio di storia del clero di questa piccola diocesi toscana, che è anche la patria dell'autore. Stando dunque a Pescia, è comprensibile che egli non abbia potuto sottrarsi ad inviti e sollecitazioni, che d'altronde si congiungevano con una sua paesana curiosità storica. Ne sono derivate alcune vere e proprie incursioni nella storia contemporanea, filtrata attraverso la figura di alcuni vescovi e di preti, senza però che l'autore sia riuscito a spogliarsi completamente dei suoi professionali interessi medioevistici. Il lettore attento se ne potrà accorgere, si spera come arricchimento delle proprie conoscenze culturali e storiche.