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Come si mangia in carcere? Bene, quando la creatività, la collaborazione, la passione e il gusto hanno modo di esprimersi. Ce lo raccontano alcuni detenuti di Pisa, che, arrangiandosi con poco e superando le ristrettezze della vita dietro le sbarre, riescono a inventare soluzioni e ricette veramente sorprendenti. Cucinare per se stessi e per gli altri è un modo di amare e condividere. Assaporare insieme, gustare è un piacere che solletica diversi sensi e che aiuta a compensare le mancanze a cui è costretto chi deve scontare una pena. Anche nel carcere il cibo è centrale: via di fuga, forse, dalla ristrettezza delle sbarre. Governare i sapori è sapere, una forma di conoscenza, una scheggia di libertà.