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Non tutto ciò che non è vero è falso. È a partire da questa constatazione apparentemente banale che Vico individua nell'indagine del verosimile, intermedio tra il vero e il falso, la dimensione più congeniale alla propria riflessione. Restituendo piena dignità all'universo poetico e fantastico escluso da Cartesio dall'ambito dell'indagine scientifica, si apre di fronte a Vico il mutevole e incerto continente dell'agire umano, all'interno del quale trovano posto miti, poesie, credenze, finzioni. I contributi che compongono questo volume, frutto di un lavoro seminariale, costituiscono altrettanti tentativi di seguire le tracce delle esplorazioni vichiane di questo continente, articolando un percorso dove trovano posto sia gli autori con i quali Vico si è effettivamente confrontato sia quelli che potrebbero essere considerati alcuni tra i suoi interlocutori ideali.