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"Scrivere in una lingua straniera è un atto pagano perché, se la lingua madre protegge, la lingua straniera dissacra e libera" (Tahar Lamri). Quest'atto dissacratorio e, per certi aspetti, eretico - tanto nei confronti della lingua natia quanto di quella d'adozione - è l'aspetto fondamentale e distintivo della "letteratura-mondo italiana": la letteratura che autori di diversa madrelingua creano in italiano. Ma quali trasformazioni attua questa migrazione linguistica e culturale? Attraverso quali modalità essa agisce sulla nostra tradizione letteraria e sul nostro immaginario, modificandoli dall'interno? Quali sono gli esiti espressivi e le innovazioni linguistiche che questa ibridazione produce? Lo studio risponde a tali quesiti, analizzando per la prima volta la narrativa degli autori-mondo con approccio stilistico e valorizzando la qualità letteraria dei testi, per inscrivere a pieno titolo la letteratura-mondo nella letteratura italiana tout-court.