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Di volta in volta fanciulla, strega, idolo fatale, prostituta, sciamano, Susan Musgrave si muove nel suo mondo poetico (il panorama grandioso della West Coast canadese, assurto a paesaggio simbolico) tra attrazioni fatali e strane complicità, con una vasta gamma di registri e di maschere: visionaria, svagata, eccessiva, spesso divertente, sempre sorprendente, è capace di unire l'atmosfera favolistica al brivido Gotico, le perversioni iperboliche ad un finto candore da bambina. La sua fantasia si nutre d'ironia e di ferocia, costruendo - attraverso giochi violenti, danze di trasformazione, fiabe crudeli con la donna al centro - una ricca immagine della complessità culturale ed esistenziale del nostro tempo.