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Gus Van Sant parla e racconta di sé, delle proprie radici culturali e cinematografiche, della nascita e degli sviluppi del proprio percorso autoriale, della stimolante varietà di fonti che sono alla base di ogni suo progetto: letterarie, musicali, pittoriche, autobiografiche. Dopo un decennio trascorso "lontano da Hollywood", realizzando film considerati l'antitesi del mainstream, come "Drugstore cowboy" o "Belli e dannati", Van Sant sembra convertito alla logica delle major. Firma allora "Will Hunting genio ribelle", il remake di "Psycho". Quando l'inversione di cammino sembra avvenuta, ecco un nuovo salto mortale e la ripresa di un discorso personale, all'insegna dell'indipendenza produttiva più radicale, testimoniata da "Elephant".