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La dinamica del sistema industriale di un paese è strettamente legata a quella dei consumi energetici, particolarmente per un paese come l'Italia, non dotato di sufficienti risorse proprie. Seguendo una suddivisione in tre fasi, largamente condivisa in letteratura, la prima di crescita (dal 1953 al 1973), la seconda di rottura degli equilibri internazionali (dal 1974 al 1988) e l'ultima di ricomposizione di tali equilibri e di diffusione della globalizzazione (dal 1989 al 2005), gli autori hanno analizzato, per la prima volta sull'intero periodo, il ruolo che la variabile energetica ha avuto per l'industria italiana. A seguito delle crisi energetiche degli anni Settanta, il peso del petrolio sui consumi dell'industria è stato ridimensionato, grazie ad un maggior impiego del gas e dell'energia elettrica, ma l'elevata dipendenza dall'estero, la prevalenza degli idrocarburi nei consumi energetici e gli alti costi dell'energia costituiscono un costante fattore di preoccupazione, per la competitività dell'industria. Resta la consapevolezza di essere di fronte ad una grande sfida, rispetto alla quale sia il nostro paese che la comunità internazionale devono mobilitare tutte le loro risorse, per garantire il mantenimento dello sviluppo, senza compromettere ulteriormente e in modo irreversibile l'ambiente.