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Le "Historiae de bellis italicis" di Girolamo Borgia fanno parte a pieno titolo dell'ampia riflessione storica e politica che la cultura umanistica ha dedicato alle "guerre orrende" che ebbero per scenario l'Italia tra il 1494 e la metà del Cinquecento. A differenza di altre opere più celebri, come quelle di Niccolò Machiavelli, di Francesco Guicciardini e di Paolo Giovio, le Historiae di Borgia sono rimaste finora inedite, benché assai importanti per la comprensione della crisi italiana nell'età del Rinascimento, delle sue cause e delle sue conseguenze. Questo libro ricostruisce per la prima volta la biografia intellettuale del Borgia, nei suoi vari e complessi aspetti politici, culturali e religiosi, fornendo un nuovo contributo alla conoscenza della storiografia italiana del Rinascimento e delle sue implicazioni politiche. Nel pensiero dell'umanista Borgia il rinnovamento morale e religioso della Chiesa avrebbe dovuto costituire una condizione necessaria perché il papa potesse assumere un ruolo centrale nel sistema degli Stati italiani definito all'indomani dell'incoronazione imperiale di Carlo V a Bologna nel 1530.