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Nel lavoro di cura si trovano costantemente ad interagire pensiero ed azione. Capire quando e come avvicinarsi o sottrarsi al corpo dell'altro, richiede sensibilità e capacità di accoglienza; strumenti fondamentali per chi si occupa di professioni di cura. Infermieri, fisioterapisti, ostetriche, educatori professionali, tecnici di radiologia, operatori socio-sanitari, logopedisti hanno bisogno di recuperare e valorizzare questo tessuto di umanità, non come "un di più" rispetto alle competenze tecniche, bensì come parte costitutiva della loro professione. corpi quotidianamente incontrati provocano, a volte inquietano, rimandano spesso al senso ultimo del nostro esistere, mettendo a dura prova la capacità di essere accanto al dolore e alla sofferenza. 'attenzione alla comunicazione corporea, ai messaggi trasmessi più o meno consapevolmente anche attraverso i gesti, può consentire agli operatori maggiore consapevolezza, aprendo così uno spazio di riflessione circa il proprio modo di agire la cura. Il volume approfondisce in particolare due disposizioni: il "tocco relazionale" espresso attraverso il tatto, primo senso a svilupparsi e ultimo a scomparire nella vita umana, e l'esercizio del pudore inteso come condivisione di intimità e rispetto nei confronti dei corpi incontrati.