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Il mutamento sociale moderno, nato dalle rivoluzioni politiche dell'800, appare bloccato. Le istanze di liberta individuali e collettive, imbrigliate nel consumo di massa, trovano sempre meno sbocco nel campo politico-sociale. Le stesse scienze sociali, fondate sulla comprensione della dinamica sociale, non fanno che produrre analisi restando all'interno di questo paradigma economicista. In questo quadro, gli eventi - terrorismo, cataclismi naturali, guerre - accadono come una costante emergenza e non più come la storia intesa come racconto. Ma se la storia è ferma la lecnica mai come oggi è in movimento verso la vita, estendendo la rivoluzione industriale al bios: con le bio-tecnologie i suoi prodotti non trasformano più la natura, ma si trasformano essi stessi in natura. È in questo salto tecnico che l'autore parla di mutazione socio-biologica nella quale la dinamica sociale irreggimentata nel mercato mondiale - si trasferisce dalla storia alla vita. Il mutamento sociale diventa il processo di naturalizzazione della dinamica sociale, rendendo le tradizionali categorie di 'natura', 'artificio' e 'tecnica' antiquate. Occorre dunque ridefinire tali categorie per leggere poi il 'salto antropologico' che l'homo sapiens insieme al suo habitat sta tecnicamente compiendo.