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L'intercultura è sempre più una scelta obbligata per la pedagogia e per l'educazione: non solo per le migrazioni che caratterizzano massicciamente questo volgere di millennio ma soprattutto perché l'intercultura è un discorso sull'altro e sul diverso, sulla differenza e sulla convivialità. In questo senso non esiste pedagogia che non sia anche interculturale in quanto confronto con queste dimensioni profonde della convivenza e della conflittualità umana. Ma esiste anche una pedagogia interculturale in senso specifico, con le sue teorie e le sue tecniche, i suoi strumenti e le sue categorie. Obiettivo di questo libro è tenere insieme queste due dimensioni, partendo da una analisi delle tracce dell'altro nel pensiero religioso, procedendo a una ricognizione delle pratiche possibili di educazione alla e della differenza e infine interrogandosi sulle politiche necessarie per creare i presupposti di una educazione al dialogo e alla pace. Il tutto nella consapevolezza dell'urgenza per la pedagogia del XXI secolo di confrontarsi con l'aspra bellezza di un mondo costituito da sei miliardi di diversi