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Kenneth Anger offre un "supplemento di chicche e chiacchericcio o, forse meglio, un supplemento di storia segreta del cinema". La passeggiata lungo la strada di Hollywood non potrà che partire dalla tomba di Rodolfo Valentino, fra Gloria Swanson e le torture inflitte da Hitchcock alle sue bionde preferite, fra Joan Crawford, Clark Gable, Carole Lombard e un fastoso contorno di comparse. A mano a mano che si avvicina al presente ad Anger sfugge un sospiro: gli anni recenti danno un nutrimento meno sostanzioso a quel feticismo, senza il quale non c'è comprensione del cinema.