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Proseguono i non-convegni (Punti della Situazione) del gruppo post-situazionista informale ed eterogeneo emerso dalle brume degli anni '60 e traghettato sino a questi primi decenni del 2000 grazie al connubio con esponenti delle nuove generazioni, a volte raffinati studiosi della materia. Ogni non-incontro è seguito dalla pubblicazione di un libretto (ma il n. 3 era un vero e proprio libro) in cui si raccolgono i testi prodotti da alcuni dei partecipanti, oltre a materiali di varia natura. In questo volume, per es., vi sono due «cose» di Oreste Scalzone che avrebbero fatto sobbalzare anche Breton con la sua «morigerata» scrittura automatica. A Cosio d'Arroscia (tra Imperia e Cuneo) fu fondata l'Internazionale situazionista a luglio del 1957 e quindi, 60 anni dopo, a luglio 2017, ci siamo ritrovati in quel delizioso borgo montano (con il buon vino Ormeasco e ottima cucina tradizionale) a discutere, a compiere performances, a chiederci che senso abbia oggigiorno il richiamo al situazionismo. Tutto ciò è riflesso nel libro, solo a saperlo cogliere. I precedenti Punti della Situazione erano stati a Sesta Godano (SP) nel 2014, a Livorno nel 2015, a Parigi nel 2016. Il prossimo sarà a Roma (Museo Macro) il 26 gennaio 2019 (e si spera che per allora questo libro sia arrivato nelle librerie), dedicato al situazionismo e la religione. Interverranno personaggi significativi in questo campo, incluso un sacerdote.