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"Volendo narrare quasi 84 anni di vita di Gino Doné - l'italiano presente sul Granma insieme agli altri 81 che diedero inizio alla Rivoluzione cubana - mi accingo con passi felpati a ripercorrerli, cominciando proprio dalla fine, quando per qualcuno era diventato ormai un mito vivente, una sorta di "Garibaldi" del Novecento. Era rimasto, invece, un partigiano e un rivoluzionario irriducibile, cui però i giornalisti e i cronisti che lo avevano intervistato non erano mai riusciti a togliere di bocca più di qualche frase, aneddoti, ricordi. Aneddoti e ricordi che il più delle volte erano stati riferiti in forma scarna, senza tanti particolari; non per mancanza di memoria, ma piuttosto per una sua peculiarità caratteriale, oggi in via di estinzione tra i contemporanei: la modestia, il non-desiderio di apparire. E la fedeltà all'impegno preso. Ne riparleremo nel corso di questo racconto, in cui interverranno sia i fatti straordinari che hanno contrassegnato la vita di Gino, sia alcune delle persone che lo hanno conosciuto dopo il suo ritorno, in giro per l'Italia o nella sua amata terra veneta." (Katia Sassoni)