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La narrazione, fittizia, di questa storia si dipana nei meandri dettagliati della micro e della macro Storia. Nel 1944, Primo Degano si ritrova su un treno di deportati diretto in un campo di concentramento. Come vi è arrivato? Figlio di emigrati carnici, nasce a Aigues Mortes, nel sud della Francia, nel momento in cui gli autoctoni danno una caccia spietata agli immigrati. Straniero, sviluppa un rapporto conflittuale con il paese che lo accoglie. Passa attraverso la Grande Guerra e aderisce al fascismo che gli permette di affermare la propria identità. Nazionalista, vive nel culto del nonno anticonformista, scomparso misteriosamente. Nella ricerca disperata delle sue tracce, la sua storia personale incrocia quella del secolo breve, fino alla catastrofe del Vajont che lo pone di fronte alle scelte di tutta una vita. L'evoluzione dell'individuo si costruisce, come la Storia, sugli elementi esoterici del pentacolo.