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Con il ritorno all'oralità verificatosi nel corso del Novecento in parallelo al mutamento di assetto tecnologico, la voce e il gesto vengono riscoperti da artisti, poeti, musicisti ed esplorati in tutte le loro possibilità espressive, secondo forme e modalità assimilabili a quelle delle culture primitive, che a loro volta presentano numerosi punti di contatto con l.epoca postmoderna. Partendo dai primi esperimenti svolti in seno alle Avanguardie storiche (Futurismo, Dadaismo, Simultaneismo) per passare poi alla poesia sonora, a John Cage, a Fluxus e arrivare fino alle più odierne soluzioni pan-etniche ed elettroniche, Pasquale Fameli traccia un percorso trasversale attraverso numerose esperienze performative, poetiche e musicali di tutto il secolo scorso che hanno improntato la propria ricerca su una rivalutazione estetica della gestualità e delle sonorità corporali, nella ferma convinzione che proprio nel corpo in movimento risiedano le origini della poesia e della musica.