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Non si tratta di storie, o di strip, o di fumetti tradizionali, e nemmeno di satira; sono semplicemente vignette demenziali, ultimo rifugio dalla demenza della normalità, ammesso che esista la normalità. Giorgio Schumann, nato nel 1950 a Trieste, dove vive e lavora, disegna ininterrottamente sin dall'infanzia. Si laurea in Architettura a Venezia, affiancando allo studio diverse esperienze lavorative nel settore grafico-progettuale. Collabora strettamente con lo studio dell'architetto Romano Boico di Trieste, pratica la libera professione e poi insegna presso l'Istituto d'Arte "Nordio" di Trieste. Appassionato di design, crea numerosi prototipi, che costruisce personalmente, proseguendo nel contempo nell'attività scultorea. Il filo che accomuna molti dei suoi lavori, dai disegni, al collage, alle sculture, è molto attuale poiché concerne il riuso di materiali di scarto, principalmente legno, ma anche metalli, plastica, carta. Un discorso a parte meritano le vignette umoristiche, filone mai abbandonato sin da quando era studente. Recentemente si dedica intensamente alla pittura, realizzando acrilici e oli su tavola e, più di recente, opere composite frutto di contaminazioni.