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Alla soglia dei quaranta, Simone Sarasso prende una decisione drastica e definitiva: dà un taglio alle dipendenze e si mette a correre. Certo, può sembrare la classica crisi di mezza età che colpisce tanti uomini, ma in realtà è molto di più: è il racconto di una rivoluzione totale, profonda e irreversibile. A innescare il cambiamento è un articolo di giornale sull'Ironman - la forma estrema del triathlon -, che sta conquistando migliaia di appassionati e sembra essere diventato lo status symbol della classe dirigente. Ma cosa spinge una persona a nuotare per quasi quattro chilometri, pedalare per altri centottanta e poi, alla fine, trovare la forza di correre una maratona? Per cercare di rispondere a questa domanda, l'autore ci trascina in un incredibile viaggio esperienziale nel mondo degli sport di fatica, che lo porta a incontrare e intervistare decine di atlete, atleti e preparatori italiani. Sarasso li segue per migliaia di chilometri, lungo percorsi impervi e talvolta dissestati- dalle spiagge romagnole al Monte Bianco, dal Tor des Géants al mitico Ironman di Kona -, cercando di dare un nome alla luce che vede brillare nei loro occhi. È voglia di sfidarsi? Smania di sfoggiare una medaglia? Masochismo? Con questi interrogativi in testa, l'autore continua a viaggiare, a perdersi e ritrovarsi, a conoscere e conoscersi, finché non arriva a calpestare di persona l'asfalto dell'ultramaratona più famosa d'Italia, la leggendaria 100 km del Passatore.