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Oggi sembra inconcepibile, ma per secoli - dall'antichità greco-romana al tardo Rinascimento - alle donne la scrittura fu di fatto proibita. Pochissime, eccezionali personalità si sono salvate dall'oblio di quell'epoca oscura: tra loro la poetessa Saffo. Poi, poco alla volta, con l'affermarsi del romanzo, qualche autrice cominciò a emergere - come Madame de La Fayette, Ann Radcliffe - e perfino a imporsi all'attenzione generale: è il caso di Aphra Behn e di Jane Austen, interpreti di spicco del loro panorama culturale e punto di riferimento per le generazioni che seguiranno. Da allora le scrittrici hanno combattuto tante battaglie per conquistare autonomia e pari dignità rispetto ai colleghi uomini. Non è stato facile, e lo documentano le biografie (e le opere) di molte delle protagoniste di questo volume; ma non sono mancate esperienze di enorme successo, come quelle di Agatha Christie, Astrid Lindgren o Margaret Mitchell. Tanto che personaggi come Miss Marple e Hercule Poirot, Pippi Calzelunghe e Rossella O'Hara appartengono all'immaginario di tutti noi. Osservando le classifiche di vendita, dominate non più da scrittori ma da scrittrici, viene da pensare che queste ultime abbiano vinto la loro guerra. Fra le celebrità indiscusse della letteratura mondiale contemporanea figurano tante autrici diversissime tra loro per stile e pubblico: basti pensare a J. K. Rowling, Yasmina Reza, Elena Ferrante, Chimamanda Ngozi Adichie.