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Uno degli ensemble vocali più famosi al mondo, cinque cantanti di musica a cappella, parte dall'Inghilterra per ritirarsi due settimane nello Château de Luth, un castello settecentesco isolato nel cuore del Belgio rurale. Devono provare un brano molto difficile, per certi versi estremo, il Partitum Mutante, scritto da un musicista italiano, forse un genio, forse un cialtrone. Sono un clan affiatato - almeno è quello che credono - finché la convivenza forzata e gli avvenimenti inaspettati che li attendono, nel giro di pochi giorni sconvolgeranno le loro vite. Catherine, il soprano, moglie fragile ed emotivamente succube del direttore del gruppo, sente ogni notte un pianto provenire dal bosco attorno al castello. La donna, vicina alla mezza età ma mai davvero diventata adulta, forse solo affrontando il bosco e le leggende che lo circondano potrà finalmente iniziare a crescere. Con la capacità di penetrazione che gli è propria, Faber ci presenta un intenso romanzo psicologico, un intreccio di voci che si dipana come una linea melodica e che racchiude le vicende umane dei protagonisti.