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"Quando i tempi stanno per cambiare, cambiano anche le parole. Da che mondo è mondo le grandi trasformazioni hanno sempre un'eco anticipatrice nella lingua, che prova a misurarsi con la transizione inventando vocaboli nuovi o cambiando significato a quelli di sempre. Nel tentativo di dare suono e senso al nuovo che avanza." Dopo "Miti d'oggi", Marino Niola torna a occuparsi di sogni e incubi, passioni e ossessioni del nostro tempo. Un presente sempre più inafferrabile, popolato da personaggi bizzarri, fatto di grandi contraddizioni, tendenze effimere e scelte di campo complesse. In questo panorama spesso ci troviamo disorientati, a volte prigionieri di nuovi riti, feticci o mode. Assistiamo infatti al ritorno imperioso di leggende metropolitane, al diffondersi di supporti digitali che ricordano al posto nostro ogni istante della vita, alle leggi ferree delle tribù di consumatori autarchici o alle diete che diventano stili di vita. Con lo sguardo dell'oservatore critico e la leggerezza del fine narratore, Niola restituisce al lettore un'immagine del presente più nitida e chiara. Riesce a farlo grazie a istantanee, ritratti e parole chiave che con semplicità illuminano anche i coni d'ombra del presente.