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Reinhold Niebuhr (1892-1971), definito da Arthur Schlesinger "il teologo americano per eccellenza del Novecento" e da Barack Obama "uno dei miei filosofi preferiti", è stato uno dei più importanti intellettuali americani del Novecento; teologo e politologo, ha insegnato presso lo Union Theological Seminary di New York; autore di numerosi volumi, è considerato uno dei padri della stuoia "realista" delle relazioni internazionali. Il suo eapolavoro "L'ironia della storia americana" (1952) è un'interpretazione filosofica della storia degli Stati Uniti, nel contesto delle responsabilità globali seguite alla seconda guerra mondiale. Niebuhr ripercorre il ruolo di alcuni protagonisti, a partire da Thomas Jefferson e Abraham Lincoln, e di alcuni concetti-chiave, dal messianismo al pragmatismo, fondamentali per la comprensione del "dilemma ironico" della potenza americana. Allo stesso tempo, "L'ironia" traccia un originale affresco teorico della guerra fredda. A partire dal conflitto col comunismo e dalla critica agli aspetti ingenui dell'idealismo e della società liberale, Niebuhr delinea una visione ancora attuale del futuro dell'America, basandosi sulle categorie del perdono e dell'umiltà.