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Un classico della collana di storia Bompiani torna in libreria con l'aggiunta di una nuova parte, composta di dieci capitoli e di un poscritto che hanno per oggetto gli anni della crisi del federalismo europeo (2006-2016). Dall'idea di Europa, dalle antiche formulazioni teoriche di un assetto unitario europeo (e avanti nei secoli, fino ai sogni di "una società di sovrani", fino al federalismo pacifista, fino all'ultimo dopoguerra, alla CECA, alla nascita del Parlamento europeo) il libro conduce il lettore alla storia di questi ultimi anni, che hanno visto divenire sempre più difficile la lotta per un'Europa politicamente unita e federale. Dopo l'allargamento dell'Unione Europea a 25 Paesi e dopo il lancio dell'euro, lo smacco referendario della Convenzione Europea nel maggio 2005 ha portato a una progressiva involuzione istituzionale dell'Unione Europea in senso centralistico-intergovernativo, antifederalista; e la crisi economica ha aggravato l'acuirsi degli attriti fra UE e Paesi membri. Sono cominciati gli anni dell'austerity, del rigore, della pesantissima crisi della Grecia, della Brexit. Ha conquistato sempre più spazio il nazionalpopulismo estremista, ora esultante per l'avvento alla presidenza USA di Trump, dichiaratosi anti-UE. Forse uno spettro è tornato ad aggirarsi per il mondo: che sia lo spettro di una internazionale populista?