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È il viaggio il tema unificante di tutti i "Fiori", un viaggio mentale, interiore, suggerito dallo stato d'animo alterato dalle droghe e dall'alcool. Il viaggio nasce dall'immobilismo amletico del dandy e non ha molto a che vedere con qualcosa di reale. In altre poesie sono descritti gli zingari in viaggio, la tribù dei profeti con le pupille ardenti che si spostano con sul dorso i piccoli, che marciano a piedi scalzi mentre il grillo canta al loro passaggio. Il problema tuttavia rimane lo stesso. A che scopo portare a termine un progetto, se il progetto in sé stesso è un godimento sufficiente? Immagino che Baudelaire ai giorni nostri non si sarebbe mai mosso dal computer.