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Gramsci è il pensatore che ha più innovato la concezione marxista dello Stato. Consapevole dell'inarrestabile declino del potere statale, generato dal contrasto tra «cosmopolitismo dell'economia e nazionalismo della politica», ha orientato il suo pensiero verso la ricerca di nuove forme politiche capaci di trasferire il nucleo democratico della nazione moderna sul piano della sovranità sovranazionale. Il volume è dedicato all'esplorazione della categoria di cosmopolitismo seguendone, nella complessa officina dei Quaderni, le evoluzioni semantiche e concettuali che sfociano nella sostituzione del termine «internazionalismo» con «cosmopolitismo di tipo nuovo». Per rendere pienamente comprensibili i motivi che spingono Gramsci a tale scelta, viene riesaminata la rete dei concetti - dalla filosofia della prassi alla rivoluzione passiva, dall'egemonia al moderno Principe - che animano la sua revisione del marxismo, culminante in un inedito profilo del soggetto storico della nuova epoca.