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Il volume, in un'ottica cognitiva, affronta il tema delle patologie del linguaggio coniugando la riflessione teorica con le più recenti evidenze empiriche provenienti dalle neuroscienze, dalla neuropsicologia e dalla psicopatologia. Tra i casi presi in esame, ampio spazio è dedicato alla discussione dei deficit comunicativi che caratterizzano patologie quali la sindrome dello spettro autistico, il trauma cranico, la schizofrenia e la demenza di Alzheimer. In casi del genere, i disturbi linguistici e comunicativi chiamano in causa la dimensione pragmatica del linguaggio e dipendono da deficit che coinvolgono in primo luogo la sfera cognitiva e solo in seconda istanza la dimensione specificatamente linguistica. Lo studio dei disturbi pragmatici diventa, così, un modo particolarmente proficuo per indagare una questione più generale di estremo interesse da un punto di vista teorico: i rapporti tra linguaggio e cognizione.