Tab Article
Perché ricordare ancora, soprattutto quando si tratta di traumi gravissimi, ingiustizie efferate e guerre insensate che hanno provocato milioni di vittime? Perché "dare futuro" al passato, invece di lasciarlo evaporare nelle pieghe del tempo? Esiste un "modo ecologico" per ricordare? Se per le vittime dimenticare è un diritto, per una collettività ricordare è un dovere. Questo libro è un affresco sui temi della memoria pubblica e del lutto individuale e collettivo: dalla Seconda guerra mondiale alla "strategia della tensione", dai massacri del Sudest asiatico ai terremoti in Giappone, dall'11 settembre ai traumi della Gina. Parla di assenze, vuoti e silenzi: dà voce a chi è senza parola, dà corpo agli invisibili, restituisce giustizia e onore agli insepolti. È dedicato alle vittime di tutte le guerre, delle stragi, del terrorismo e delle catastrofi naturali, vittime "sepolte senza giustizia". È un inno ad Antigone, eroina di tutti i tempi che sfida il potere del tiranno per dare degna sepoltura al fratello. Chi sono le novelle Antigoni di oggi? Vivono forse in Siria, in Iraq o in Afghanistan? Il volume - frutto del lavoro di studiosi e studiose di memory studies - è dedicato alle Antigoni (e ai loro fratelli) in tutti i tempi, ai loro silenzi e alla loro invisibilità, al loro dolore e alle ingiustizie che hanno dovuto subire. Esso, in effetti, mira a rendere possibile la loro sepoltura.