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Smorfie, manie e tic per secoli sono stati descritti solo come curiosità biografiche di personaggi famosi o considerati cattive abitudini individuali. A partire dall'Ottocento le alterazioni del movimento hanno cominciato a diventare oggetto di studio della medicina e ciò ha permesso di comprenderne meglio la componente neurologica e non solo quella psicologica. Il libro offre un quadro d'insieme di queste singolari espressioni che da semplici manifestazioni bizzarre si trasformano talvolta in franche condizioni patologiche.