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Tra calligrafia estremo-orientale e astrattismo pittorico occidentale, l'opera di Kim En Joong mostra una sorprendente libertà d'espressione: il colore, diffuso come luce, e il tratto, sovente deciso se non addirittura violento, creano delle forme "non viste" di una vitalità inaspettata. Nessuna storia da illustrare o personaggi da rappresentare, ma solo un Mistero da esprimere attraverso i vetri, la pittura, la ceramica, o anche litografie, casule, ventagli... Educato secondo la tradizione buddhista, l'artista coreano, frate domenicano residente a Parigi, infonde un nuovo senso alle vetrate sia di antiche chiese romaniche sia di architetture contemporanee. Il volume, prendendo come punti di riferimento il vedutismo di Granet, la rivoluzionaria modernità di Cézanne, la meditazione letteraria di Julien Green e l'astrattismo di Kandinskij, Malevic e Mondrian, offre un essenziale contributo alla lettura dell'opera di Kim En Joong.