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Tra la caduta dell'Impero romano d'Occidente e la scoperta dell'America intercorrono più di mille anni. In quel tempo lunghissimo le culture alimentari europee, dapprima distanti, inaugurano e sviluppano un dialogo destinato a trasformarle. Grazie alla circolazione di uomini, prodotti, parole e idee, il nostro continente raggiunge una sostanziale unità. Il libro propone un percorso tra ingredienti e ricette, usi e scelte, che vede coinvolti sovrani e contadini, personaggi altolocati - nobili, ambasciatori, vescovi e papi -, scienziati e uomini di cultura, cuochi e artigiani, semplici individui, donne (poche, in realtà), in altre parole la società nel suo insieme. Il cibo, voluto o negato, cercato o rifiutato, universale o locale, costituisce una chiave di lettura del lento processo verso la costruzione di un'Europa culturalmente unita.