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La faticosa costruzione di una politica estera dell'Unione Europea è ancora lontana dalla sua conclusione. I suoi principi, valori e strumenti rendono l'UE un attore internazionale particolare, con molti punti di forza, ma anche con pesanti limiti che le impediscono di esercitare un'azione esterna incisiva. Le tendenze multipolari del sistema internazionale e il declino economico relativo dell'Europa, accelerato dall'attuale crisi, non implicano necessariamente che l'UE sia destinata all'irrilevanza come attore globale, né che il suo ruolo non possa essere rafforzato. L'Unione è oggi a un bivio. Può riconquistare la solidarietà e la coesione necessarie a ripensare la propria azione esterna, a dotarsi di nuovi strumenti ed essere più efficace e solidale sul piano internazionale, rilanciando così il proprio soft power, oppure può far prevalere gli egoismi nazionali all'interno e gli atteggiamenti difensivi all'esterno, andando incontro a un futuro di declino come attore globale. Il volume intende offrire un contributo multidisciplinare a questo dibattito, discutendo diversi aspetti dell'azione esterna dell'UE e proponendo soluzioni per l'Europa di domani.