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Il volume affronta il tema in prospettiva comparata, considerando la disciplina della condizione di "straniero" in alcune esperienze giuridiche significative e approfondendo le principali questioni sollevate dall'immigrazione in Europa, a partire dalla nascita dei moderni Stati territoriali e nazionali e dalla tematizzazione della figura dello straniero in quanto "non cittadino". L'analisi si sviluppa intorno ai diversi "formanti" del diritto degli stranieri: la Costituzione, con riferimento alla questione della titolarità dei diritti e delle libertà costituzionali; la legge, nella sua qualità di strumento normativo di regolazione dei diversi profili del fenomeno migratorio; la giurisprudenza, in considerazione del decisivo contributo fornito dalle Corti costituzionali nazionali e dalle Corti europee al processo di consolidamento dei diritti degli stranieri in Europa. L'individuazione dei principali modelli di trattamento giuridico dei non cittadini - alla luce della progressiva emersione di una politica europea comune in tema di immigrazione - consente di cogliere la straordinaria valenza perturbante dello straniero negli Stati costituzionali contemporanei.