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L'"Europa" si è decisamente affermata come oggetto di studio nelle scienze sociali. In sociologia, poi, non si è trattato soltanto di indagare i possibili termini di una società europea in divenire. La ricerca ha riguardato i suoi stessi fondamenti, nonché i limiti di un approccio secolare fondato sul nazionalismo metodologico e sull'ontologia dello stato-nazione. Il risultato è una disputa epocale tra quanti ritengono la comparazione tra società nazionali ancora la via maestra per comprendere le trasformazioni in atto e i nuovi adepti di quel "cosmopolitismo metodologico" per i quali invece è necessario inforcare occhiali diversi e aderire a un approccio globale dei processi sociali. A partire da questa premessa, il volume sviluppa le analisi che dell'Europa hanno prodotto alcuni noti sociologi europei: U. Beck, G. Delanty, A. Giddens e j. Habermas. Sua peculiarità, però, è anche l'attenzione riposta sulla genealogia delle idee di "Europa" di questi quattro autori. L'esito è una eurosociologia che, partendo dalle specifiche elaborazioni teoriche pregresse di ciascuno di loro, arriva a costruire una mappa di orientamento per quanti vogliono accostarsi al tema da una prospettiva sociologica.