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Il volume, nell'originale sintesi proposta da Gian Mario Anselmi, delinea alcuni essenziali tracciati della storia culturale e letteraria del Medioevo, mettendoli in correlazione con l'emergere dei primi fermenti umanistici e della successiva età rinascimentale. Ne consegue un affondo di grande interesse metodologico all'interno di vere e proprie faglie stratificate e diversamente periodizzabili e mappabili (tema su cui da molto Anselmi si è cimentato in studi pionieristici) tra Medioevo e Umanesimo, irriducibili a ogni semplificazione di comodo. Il volume si dipana perciò all'interno dell'età medievale con epicentro in Dante per poi puntare su snodi e incroci decisivi di un Rinascimento che guarda alla modernità: costanti i passaggi intorno a luoghi di produzione letteraria e culturale non scontati (come Bologna, ad esempio) rispetto alle classificazioni di maniera e correnti. Ne risaltano dinamiche storico-letterarie e identità geo-culturali spesso fortemente innovative ed affascinanti che contribuiscono a farci meglio comprendere quell'imponente travaglio di secoli, di autori, di testi e di luoghi che ha segnato il percorso europeo, e, al suo cuore, quello italiano, fin dal tramonto di Roma antica.