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Patrimonio letterario fra i più ricchi d'Europa, la lirica russa dell'Ottocento si dipana fra grandi classici e nomi meno noti al pubblico occidentale, intrecciandosi in guisa indissolubile con la prosa e la musica che contemporaneamente si andavano sviluppando: non si possono capire Tolstoj e Dostoevskij, Gogol' e Cechov (ma neanche Cajkovskij o Musorgskij) senza conoscere la tradizione lirica a cui essi erano legati; sarebbe poi assurdo separare lirica e prosa nell'opera di classici quali Puskin, Lermontov e Turgenev. La presente antologia vuole offrire una scelta quanto più possibile variegata, presentare al pubblico italiano lirici oggi poco conosciuti ma assai popolari e significativi al loro tempo, e mostrare da un punto di vista originale autori in parte già tradotti nella nostra lingua: è il caso dell'ultimo Puskin, più mistico e filosofico, e del Lermontov interprete della missione civilizzatrice russa. Ogni autore e ogni singola lirica sono accompagnati da una nota di commento; un'introduzione storica e un saggio sulla metrica russa rispettivamente aprono e chiudono il volume. Saggio introduttivo di Natal'ja Fateeva.