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Il volume riattraversa l'idea di "sicurezza" - tema oggi centrale sia nel sentire comune sia nel dibattito politico - rileggendone i limiti alla luce delle teorie di genere. Il punto nodale è il nesso tra la sicurezza delle donne e la violenza sulle donne. Anni di ricerca offrono un prezioso riferimento attraverso cui verificare se la violenza esercitata sulle donne metta in discussione i presupposti teorici e l'effettività delle politiche di sicurezza presenti sia sul piano della discussione pubblica, sia su quello delle iniziative politiche. L'ipotesi è che la violenza alle donne interroghi la categoria di sicurezza mettendone alla prova le implicazioni teoriche e applicative. Nel contesto di profonda "incertezza riflessiva" in cui viviamo, la questione della sicurezza e dell'insicurezza assume una crescente centralità. Intorno ad essa si gioca una costruzione discorsiva che tende a rappresentare la dimensione pubblica come luogo di insicurezza e paura, rischiando di occultare i caratteri dell'insicurezza del privato domestico e riducendo le politiche a repressione della criminalità e del disordine. Riflettere sulla violenza alle donne consente di mettere in luce i limiti di queste posizioni.