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Gli sguardi di otto donne - pedagogiste, con una lunga consuetudine di lavoro in comune - si rivolgono ai mondi complessi delle "molte infanzie" e delle "molte famiglie" che abitano il nostro tempo in Italia e altrove. Negli otto contributi le riflessioni riguardano il senso e le implicazioni di una lettura delle infanzie e delle famiglie al plurale; la costruzione di un'identità di genere per chi è bambino e bambina oggi; i corpi bambini nelle rappresentazioni e nelle cure di chi dovrebbe educarli; l'incontro dei bambini con il dolore e la malattia e le ricadute sui loro genitori; l'interrogativo di cosa e come siano le "famiglie diverse", se quella "normale" è al singolare; i genitori adottivi di bambini venuti da lontano; il nido come luogo di incontro con infanzie e famiglie straniere; i servizi educativi per le infanzie in Emilia Romagna, dagli anni d'oro del Novecento all'attuale tempo della crisi.