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A quali bisogni risponde il cibo oltre a quello primario del sostentamento? In che modo la crisi in corso modifica i comportamenti di consumo? Il cibo è al crocevia di nuove contraddizioni: la sua importanza cresce quanto l'attenzione verso il corpo. Così può essere veicolo di salute e fonte di malattia, via di benessere e occasione di paure collettive. Il cibo è flessibile. Si adatta alle situazioni in cui è consumato, da luogo a variegati fenomeni di ibridazione, si scompone in porzioni sempre più piccole e meglio trasportabili, si trasforma continuamente in altro: spettacolo, simbolo, cura, socialità, comunicazione. Accompagna gli individui in un perenne pendolarismo tra luoghi, esigenze e desideri in contrasto. Le imprese devono dunque interpretare le ambivalenze, inventare prodotti e messaggi in grado di corrispondere alle nuove situazioni del cibo, sempre meno circoscritto al pasto e più mobile e frammentato. Il libro propone una chiave di lettura unitaria dei fenomeni che ruotano attorno al cibo, situandone il carattere culturale nel contesto sociale odierno.