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Dopo le grandi contese trinitarie e cristologiche dei primi secoli, l'eresia sembra scomparire dall'Europa cristiana. Riapparirà nei primi decenni del XII secolo in forme nuove e con una forte significatività politica e sociale: è in questo periodo, infatti, che passa da "reato d'opinione" a vero e proprio crimine penale. La storia dell'eresia vede il moltiplicarsi delle esperienze religiose, dalla comparsa dei "nuovi eretici" nel XII secolo ai movimenti pauperistico-evangelici, come gli umiliati e i valdesi, dal catarismo alle visioni apocalittiche di Gioacchino da Fiore e del movimento dolciniano di fine Medioevo. Un percorso affascinante che il volume ricostruisce con chiarezza, mettendo in luce come il diffondersi dell'eresia accompagni la crescente affermazione dell'autorità apostolica romana.