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Siamo sicuri che l'inarrestabile scomparsa dei testimoni diretti della Shoah sia "il problema cruciale" della nuova era della memoria? Chi e come sarà il "nuovo testimone"? Non potrebbe rivelarsi un falso problema che rischia di mascherare e confondere idolatricamente altre questioni? Il volume lascia parlare coloro su cui sono puntati i riflettori dell'attenzione pubblica: l'ultima o terza generazione di ebrei ad aver ricevuto una trasmissione diretta della memoria delle persecuzioni fasciste e naziste. Le caratteristiche e le problematiche della terza generazione sono le stesse con cui la società post-Shoah per intero deve fare i conti: essere nati dentro una ferita che per quanto non vissuta comunque ci riguarda e ci richiede di ricostruire attorno ad essa un corpo, al tempo stesso individuale e collettivo.