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Nato a Messina, Guido Laj visse prevalentemente a Roma, dove a fine Ottocento divenne giornalista e poi funzionario al Ministero della Pubblica Istruzione. Nel 1912 aderì al partito socialista riformista, impegnandosi attivamente nell'associazionismo di matrice laico-massonica. Dal 1920 al 1922 fu assessore al Comune di Roma, poi, dalle pagine de "Il Mondo" di Amendola, svolse una vivace opposizione all'amministrazione capitolina ormai appiattita su posizioni nazionaliste e fasciste. Durante il Ventennio fu tra i pochissimi funzionari statali che rifiutarono di prendere la tessera del PNF. Dal giugno 1944 al dicembre 1946 fu prosindaco di Roma. Eletto Gran Maestro nel novembre del '45, fu lui a guidare la riorganizzazione del Grande Oriente d'Italia.