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I recenti sviluppi dell'ingegneria genetica hanno reso oggi nuovamente attuale il rischio di politiche della "razza", mentre da più parti si levano voci preoccupate contro la possibilità di tecniche eugenetiche. Pochi sanno però che già negli anni '30 e '40, mentre l'Europa sprofondava nella notte del totalitarismo e della guerra nella civile e democratica Svezia prendeva piede un sistema di esclusione dalla cittadinanza dai connotati inequivocabilmente razziali. Ad esclusione della Germania di Hitler, nessuno dei sistemi politici europei che legiferarono nello stesso senso applicherà i precetti eugenetici i modo altrettanto estensivo e duraturo.