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Percorso dal contrasto fra il cosmopolitismo della vita economica e il nazionalismo della politica, il Novecento ha visto una presenza crescente e inaudita delle masse sulla scena della storia. Del carattere nuovo del secolo Gramsci è stato consapevole fin dai primi anni del suo impegno politico e intellettuale, sino alla riflessione matura dei Quaderni. A sessant'anni dalla sua morte il convegno internazionale Gramsci e il Novecento, che ha raccolto studiosi di tutto il mondo e di cui questo volume presenta la prima parte degli atti, è la prova del rinnovato interesse intellettuale e politico intorno alla figura di Gramsci. Egli ci appare ormai patrimonio comune della sinistra europea e mondiale nel secolo a venire, e insieme un classico del pensiero politico del Novecento. Al centro dei saggi ospitati nel volume sono temi quali: crisi dello Stato e "rivoluzione passiva" società di massa e fascismo; americanismo e fordismo; "costruzione del socialismo" e Unione Sovietica; egemonia e modernità.